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Ovetto Kinder

La “Pasqua” tutti i giorni: piccola storia del piccolo ovetto Kinder-Ferrero

Come consuetudine durante il periodo pasquale le vetrine dei negozi di alimentari e gli scaffali dei supermercati si “addobbano” di colorate e festose uova di cioccolato, ma ce n’è uno molto più piccolo e assai meno appariscente, che sugli scaffali ci sta tutto l’anno da più di quarantacinque anni:

il mitico Kinder Sorpresa della Ferrero.

Nasce da un’idea di Michele Ferrero, l’inventore della Nutella, verso la fine degli anni sessanta, nel momento in cui viene inaugurata la nuova linea di prodotti dedicata ai più giovani e denominata appunto “Kinder” (dal tedesco, ragazzi).

L’intuizione di Ferrero nasce in seguito al grande successo riscosso delle uova di Pasqua presso il pubblico dei bambini: successo determinato in gran parte dalla sorpresa contenuta all’interno, e dunque perché non produrre un piccolo uovo con la sorpresa da acquistare tutti i giorni dell’anno?

Nasce così nel 1974 il Kinder Sorpresa, un piccolo ovetto di cioccolato al latte all’interno del quale viene inserita (per motivi igienici) una capsula di plastica contenete una piccola sorpresa ovviamente di carattere ludico.

Ed è proprio la natura delle sorprese a decretare l’enorme successo commerciale del prodotto, insieme alla ben nota qualità del cioccolato al latte. Assai ingegnose pur nella ridotta dimensione, e nate da precisi studi volumetrici, le sorprese sono il più delle volte di plastica (ma pure di legno o lega metallica) e constano di alcuni pezzi da poter assemblare  con l’ausilio di semplici istruzioni in forma di bigliettini pieghevoli.

Negli anni le sorpresine verranno diversificate e caratterizzate sempre più: si passerà dalle automobiline ai pupazzetti, ai robottini, fino a veri e propri personaggi esclusivi.

Dai primi anni novanta infatti vengono inserite le così dette sorprese “monopezzo” che daranno luogo ad alcune fortunate serie di miniature dipinte a mano come le “Tartallegre” le “Ranoplà” i “Coccodritti” e i “Fantasmini”.

Le sorprese dell’ovetto Kinder diventano un vero e proprio fenomeno collezionistico, vengono addirittura catalogate da alcuni appassionati in diversi elenchi seppur non ufficiali, e di recente in occasione del trentesimo anniversario (2004) sono state oggetto di una mostra itinerante organizzata dalla Ferrero stessa.

Sono esposte nella rassegna “Kinder Art”  le opere di 21 artisti italiani e stranieri ispirate niente meno che al mitico ovetto e alle sue innumerevoli sorprese, i lavori sono realizzati con le tecniche più varie, dalla scultura alle elaborazioni fotografiche, dalla pitture alle istallazioni.

Il mitico ovetto è entrato di dovere nella memoria “storica” di intere generazioni a partire dagli anni settanta: insieme agli altri prodotti della linea Kinder rappresenta una certezza produttiva in un mondo dove i cambiamenti di gusti e costumi sono sempre più repentini.

Ma la candida curiosità dei bimbi rispetto ad un gioco che possono scoprire e capire da soli gustandosi l’ottimo cioccolato al latte, rimane costante nel tempo e soprattutto insensibile alle mode, e questo il geniale signor Ferrero deve averlo  intuito subito.

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