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Cartella e zaino

Come consuetudine ricomincia la scuola, col suo carico di aspettative di ansie e di… libri!

Già come non soffermarsi sul dettaglio numero uno di uno studente… quello che lo differenzia maggiormente dagli altri e che lo accomuna a chi come lui frequenta la scuola?

Lo zaino, quella strana borsa che serve a contenere il necessario per usufruire della scuola: diario, quaderni, libri, astuccio e… l’immancabile merendina!

Questa bella borsa, sempre più tecnica, colorata e personalizzata è ormai da un quarto di secolo o poco più un simbolo della scuola, prima di lei c’era la così detta cartella, compagna inseparabile di una lunga generazione di studenti.

Chi è nato fino alla prima metà dei settanta di sicuro ricorderà quella borsa rettangolare un po’ rigida

dalle forme geometriche e con poche concessioni ai colori e alle forme, spesso di materiale composito tra cartone pressato e plastica, o finta pelle, ma anche di cuoio o pelle negli esemplari più pregiati, la cartella era l’estensione stessa della personalità dello studente.

La si sceglieva dei colori preferiti, più scuri per i maschietti e più tenui per le femminuccie, poi arrivarono quelle personalizzate con i personaggi beniamini dei ragazzi, da quelli del mondo Disney alle nuovissime anime Jap.

Si poteva portare sulle spalle con le cinghie regolabili o con la maniglia  a mò di valigetta, aveva uno o al massimo due scomparti all’interno , ed alcune avevano una tasca o due sulla parte frontale

La chiusura con quei bei pulsantoni metallici è ancora nell’orecchio di chi l’ha usata ed amata fino alla sua estinzione, avvenuta verso la metà degli anni ottanta in luogo dei ben più moderni e leggeri zainetti!

Non c’è paragone, lo zaino è più leggero, capiente e morbido, in più ha quell’aspetto vacanziero e scanzonato che fa subito dimenticare l’aspetto formale ed austero della cartella rigida precedente.

E poi c’è la moda!

Siamo a metà degli ottanta e la moda impazza, dopo anni di austerity esplodono le firme, l’italian style, e i nuovi costumi di vita cavalcati dalla pubblicità sempre più massiccia spingono al consumo, anche in ambiti come quello scolastico fino a quel momento immune da questi fenomeni commerciali.

Il messaggio subliminale sarà: “chi non ha lo zainetto Invicta School o Invicta Jolly e out”!

E in contemporanea il fenomeno dei “paninari” sdogana firme come Best Company o Universal anche negli accessori scolastici.

Poi la situazione prende a normalizzarsi e all’inizio degli anni novanta oltre alle solite firme si fanno spazio prodotti più tecnici, il problema del sovraccarico e del peso dei libri fa si che alcune aziende come la Seven producano zaini scolastici dotati di schienalini ortopedici, le forme ed i colori si fanno più sobri, via le tinte fluorescenti degli anni ottanta in luogo delle serie tinte scure del materiale “cordura”, più ruvido ma assai più resistente!

Infine gli anni 2000 vedono il consolidarsi dello zaino ormai declinato in tantissime foggie e forme, dal tecnico tipo trekking al militare dalla lunga tracolla che lo fa quasi strisciare per terra… tra le firme si impone di gran moda la “Eastpak” caratterizzata da forme semplici e tinte sobrie giusto in tema col nuovissimo stile hi – tec.

Insomma la scuola è sempre la scuola, cambiano le leggi, le mode, gli accessori borse o zaini che siano, ma non cambia il fatto che ognuno porta con se i propri ricordi di un periodo che nel bene o nel male segnerà indelebilmente la vita di ciascuno di noi!

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